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Luna:enorme oggetto sigariforme scoperto in immagini NASA,riguardante la missione Apollo 16
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ottobre 29, 2010

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Siamo di fronte all’ennesimo maldestro tentativo dell’ente spaziale americano di occultare un qualcosa che potrebbe essere difficile da spiegare, come può essere una forma di vita o una traccia extraterrestre,quello che potrebbe rappresentare il particolare in questione. Il misterioso oggetto ha caratteristiche e forme conosciute in ambito ufologico e nella sua casistica; l’aspetto sigariforme e la sua conformazione geometrica rimandano alle grandi astronavi madri avvistate da molti testimoni in atmosfera terrestre nel corso degli anni. Non si esclude l’ipotesi secondo la quale l’oggetto stesso possa fare parte della famiglia degli EBANI (Entità Biologiche Anomale Non Identificate) o “Flying Worms”, presunti esseri organici, filmati anch’essi recentemente da alcuni testimoni in Messico e non solo.

Il mistero resta,anche se le immagini risultano eloquenti oltre ogni modo.Cosa hanno fotografato gli astronauti durante l’allunaggio dell’Apollo 16 avvenuto il 21 aprile del 1972? Ai lettori ogni eventuale espressione di pensiero legato alla natura di tale oggetto, lasciando aperto il tema, domandandoci ancora una volta se non ci sia stata negata un altra grande verità.

Il reportage condotto da Jose Escamilla ha evidenziato in maniera inequivocabile come la NASA abbia ingannato il pubblico, presentando allo stesso delle foto filtrate e sistematicamente cancellate in alcuni punti, con il chiaro intento nascondere tracce di vita extraterrestre. Numerosi sono stati nel corso degli anni i testimoni,tra cui gli stessi astronauti, che hanno affermato di aver visto oggetti volanti non identificati durante le loro missioni,tra questi il Maggiore Gordon Cooper,James Lovell,Frank Borman, Neil Armstrong e Edwin “Buzz” Aldrin e tanti altri.Allora ci chiediamo come mai non vi è traccia alcuna sulle foto che hanno documentato tali imprese caratterizzate in molti casi dalla presenza di altre forme di vita, o quantomeno vi è solo una minima parte che testimonia di oggetti volanti che hanno accompagnato gran parte delle missioni NASA?Dove sono le immagini dell’ufo gigantesco che Armstrong disse di vedere durante lo sbarco sulla luna? E’ in atto una campagna disinformativa sull’argomento?La risposta è affermativa.Da quel che crediamo la NASA nasconde al grande pubblico le prove concrete dell’esistenza di vita intelligente,che è reale:
L’astronauta Edgar Mitchell testimone della realtà extraterrestre su Raitre
ottobre 27, 2010

Nella puntata del programma “Alle falde del Kilimangiaro” condotto da Licia Colò, andato in onda il 24 ottobre 2010 su Raitre, è stato presentato un ospite d’eccezione per introdurre l’argomento UFO: cosa sappiamo veramente di loro? Sono più vicini di quello che pensiamo? In collegamento via satellite da Palm Beach in Florida, Edgar Dean Mitchell, astronauta dell’Apollo 14 che nel 1971 ha messo piede sulla Luna, spiegherà le teorie che lo hanno portato a dichiarare che “non siamo soli nell’universo”. In studio l’amico ricercatore, Pablo Ayo e l’astrofisico Roberto Capuzzo Dolcetta parlano delle ultime novità in materia di avvistamenti e sui risultati delle ricerche volte a scoprire eventuali forme di vita extraterrestri.

L’astronauta Edgar Mitchell afferma, “Siamo stati visitati da una civiltà più evoluta”
ottobre 18, 2010

David Twichell recentemente ha intervistato l’astronauta Edgar Mitchell nel suo programma radiofonico “Non siamo soli”. Il Dr.Edgar volò con l’Apollo 14, ed è diventato il sesto uomo a camminare sulla luna. Mitchell ha dichiarato: “Siamo stati visitati da una civiltà molto più avanzata della nostra.” Egli ha assicurato che è andato sulla Luna e anche che gli scienziati tendono a negare l’esistenza degli UFO, perché le persone non vogliono cambiare la loro visione del mondo. Mitchell è cresciuto a Pegas Valley vicino Roswell, New Mexico, dopo il ritorno dalla Luna,alcune persone gli raccontarono di un velivolo alieno che si era schiantato vicino Roswell e allo stesso tempo fu minacciato da taluni di non raccontare questa storia. Venendo a contatto con fonti sempre più attendibili,ebbe una prova certa di quanto accaduto, visitando il Pentagono e parlando con il capo della commissione di Intelligence, il quale confermò l’incidente avvenuto nel 1947. Mitchell è convinto che gli alieni sono qui e probabilmente hanno basi sotterranee,oltre che sott’acqua. Sembra che abbiano una tecnologia molto più avanzata della nostra,in ordine di tempo si parla di migliaia di anni,inoltre hanno la possibilità di viaggiare a velocità incredibili. La teoria di Einstein,dice, non è corretta, la velocità della luce può essere “superata”.

L’astronauta Edgar Mitchell afferma, “Siamo stati visitati da una civiltà più evoluta”
ottobre 18, 2010 David Twichell recentemente ha intervistato l’astronauta Edgar Mitchell nel suo programma radiofonico “Non siamo soli”. Il Dr.Edgar volò con l’Apollo 14, ed è diventato il sesto uomo a camminare sulla luna. Mitchell ha dichiarato: “Siamo stati visitati da una civiltà molto più avanzata della nostra.” Egli ha assicurato che è andato sulla Luna e anche che gli scienziati tendono a negare l’esistenza degli UFO, perché le persone non vogliono cambiare la loro visione del mondo. Mitchell è cresciuto a Pegas Valley vicino Roswell, New Mexico, dopo il ritorno dalla Luna,alcune persone gli raccontarono di un velivolo alieno che si era schiantato vicino Roswell e allo stesso tempo fu minacciato da taluni di non raccontare questa storia. Venendo a contatto con fonti sempre più attendibili,ebbe una prova certa di quanto accaduto, visitando il Pentagono e parlando con il capo della commissione di Intelligence, il quale confermò l’incidente avvenuto nel 1947. Mitchell è convinto che gli alieni sono qui e probabilmente hanno basi sotterranee,oltre che sott’acqua. Sembra che abbiano una tecnologia molto più avanzata della nostra,in ordine di tempo si parla di migliaia di anni,inoltre hanno la possibilità di viaggiare a velocità incredibili. La teoria di Einstein,dice, non è corretta, la velocità della luce può essere “superata”. Ascolta l’intervista esclusiva a Edgar Mitchell
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Obama finanzia il progetto NASA per il ritorno sulla Luna e lo sbarco su Marte
gennaio 18, 2010

di Adriano Muzzi

Le indiscrezioni sono uscite su Science Insider: sarà tutto pronto per lo sbarco nel 2020. L’obiettivo successivo: Marte.

Le similitudini tra l’attuale presidente a stelle e strisce, Barack Obama, e J.F. Kennedy non sono poche: dalle foto con la figlia nello studio ovale a Washington, fino a giungere al famoso discorso di JFK durante la sessione speciale del Congresso il 25 maggio del 1961: ”…credo che questo paese debba impegnarsi a realizzare l’obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Non c’è mai stato nessun progetto spaziale più impressionante per l’umanità, o più importante per l’esplorazione dello spazio; e nessuno è stato così difficile e costoso da realizzare…”.

Anche Obama, secondo un rapporto esclusivo apparso sulle pagine dell’autorevole rivista scientifica Science Insider, che rivela i contenuti di un summit avvenuto giovedì tra il presidente americano e l’amministratore delegato della Nasa Charles Golden, vorrebbe tornare sulla Luna entro la fine del prossimo decennio. Successivamente si proporrebbe di far scendere gli astronauti su un satellite di Marte e infine farli atterrare sulle polveri del pianeta rosso. Secondo queste indiscrezioni, Obama chiederà al congresso un miliardo di dollari in più da consegnare alla Nasa per sviluppare i progetti nei prossimi anni. L’ente spaziale americano dovrebbe costruire un nuovo razzo che andrà a sostituire Ares I e Ares V.

Il nuovo razzo, stando a quanto appare ancora su Science Insider, dovrebbe essere in grado da solo di trasportare verso altri corpi del sistema solare sia gli uomini che il modulo per l’atterraggio. Tutto dovrebbe essere pronto entro il 2018. Quindi è ragionevole ipotizzare che l’uomo potrà ritornare sul nostro satellite naturale con una base permanente a partire dal 2020.

Che ne sarà del vettore Ares I? Verrà abbandonato, e per Buzz Aldrin, il secondo uomo a essere sceso sulla Luna, senza alcun rimpianto. “Il lancio del prototipo — ha detto l’ex astronauta — è avvenuto solo per questioni politiche, ma non ha dato alcun contributo allo sviluppo di un nuovo lanciatore. E Ares V, al momento, non è che un insieme di carte, ben lontano dall’essere un vero progetto. Per l’esplorazione dello spazio profondo abbiamo bisogno di un vero razzo di nuova concezione, più potente dei precedenti.”

E come si potrà raggiungere la stazione spaziale se lo shuttle andrà in pensione l’anno prossimo? “Si deve dare spazio alle industrie private -sostiene Aldrin — che sono molto vicine alla possibilità di costruire macchine in grado di arrivare fin lassù.” Ora si attende la parola ufficiale di Obama, che potrebbe arrivare tra la fine dell’anno e l’inizio del 2010.

Moon? Yes, we go!

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Filmato dell’Agenzia Spaziale Giapponese rivela prove di civilizzazione sulla luna
30, 2009

Una base segreta sul lato oscuro della luna

Abbiamo forse davanti agli occhi la prova che molti aspettavano da tempo.Il filmato infatti che vi presentiamo in anteprima dimostra inequivocabilmente come sulla luna vi siano strutture ed edifici artificiali che si estendono per kilometri su buona parte del lato oscuro del nostro satellite; sembra che da tempo il governo “occulto”  abbia attuato alcuni progetti segreti mirati alla costruzione di basi sulla luna portandoli a compimento.Secondo alcune informazioni trapelate da ex agenti NASA e alcuni ricercatori sulla luna vi sarebbero edifici antichi appartenenti alla vecchia civiltà extraterrestre ed alcune strutture “nuove” costruite e finanziate da alcuni enti privati terrestri,forse riconducibili al famigerato governo ombra.

A tal proposito vogliamo ricordare che  l”ex scienziato NASA del “Data and Photo Control Department” e del “NASA’s Lunar Receiving Laboratory”, Professor Ken Johnston, ha dichiarato in maniera sensazionale il giorno 30 Ottobre 2007 negli USA che gli astronauti, nel corso di varie missioni lunari, hanno scoperto antiche rovine artificiali e un passato sistema di controllo della gravitazione ignoto. Gli astronauti hanno preso le immagini degli oggetti che hanno trovato ma la NASA ha ordinato a Johnston di distruggerle ma ha rifiutato di farlo. Ha inoltre dichiarato che il Governo USA conosce queste informazioni da circa 40 anni. Le foto di questi artefatti sono stati inseriti in un libro sconvolgente di un altro ex scienziato NASA, Richard Hoagland, “Dark Mission” (Inedito in Italia). Johnston ha dichiarato che “non ha nulla da perdere con la Nasa” e che quello che dice è una scomoda realtà. Nel libro di Hoagland si afferma inoltre che nel 1963 il presidente USA, Jonh F. Kennedy aveva in procinto di effettuare un discorso alle Nazioni Unite, nel quale si doveva parlava di Cooperazione militare e scientifica con Mosca, con una missione congiunta sulla Luna. Scopo primario condividere tecnologia extraterrestre.

Questo video porta alla ribalta il palese coinvolgimento dell’ Ente Spaziale JAXA (Ente Spaziale Giapponese) con la NASA finalizzato ad ingannare il pubblico con la manipolazione e la censura di alcuni filmati originali girati durante le missioni spaziali.Nello specifico noteremo inizialmente che le immagini possiedono un elevata quantità di luce bianca e poco contrasto in modo da offuscare la nostra reale percezione visiva.

Ho preso il filmato originale e ho aggiunto un po di contrasto giusto per rimuovere alcune zone ad alta luminosità.Questo processo chiaramente può essere fatto da chiunque ed ha lo scopo di ripristinare nell’immagine la profondità di alcuni dettagli.In questo modo noterete quello che realmente viene celato da anni,cioè che sulla luna vi è la prova dell’esistenza di una civiltà e che le agenzie spaziali hanno per anni manipolato le immagini che hanno distribuito al pubblico.Questo ora è innegabile,è la prova di una civilizzazione sulla luna.

ottobre 8, 2009

ATTENZIONE: A TUTTI I PORTALI INTERNET INTERESSATI, DIFFONDETE !!!

Si prega di inviare il video A tutti quelli che conosci. Il Presidente Obama deve sapere di questo video. Non vi è alcuna scusa per il presidente Obama, che non possa avere accesso ad un computer per vedere questo film.
Venerdì 9 ottobre 2009, la NASA bombarderà la Luna con ‘la falsa pretesa’ di ricerca di acqua. L’Ente Spaziale americano ha saputo che esistono tracce d’acqua sulla Luna a partire dal 1971.  Non vi è alcun motivo per far esplodere la ‘presunta bomba cinetica’ sulla superficie della luna per cercare tracce di acqua in più rispetto a quella registrata dalla sonda Clementine. L’India l’aveva già scoperta.  Signor Presidente, lei deve fermare la NASA per evitare di danneggiare la Luna sotto falsi pretesti. E OBBLIGO della Casa Bianca fermare questa violazione sconsiderata interrompendo il Trattato Spaziale Internazionale.

Vi chiediamo di fare questo per il pianeta Terra e la Luna.

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Misteriosa “creatura gigante” sulla luna ripresa attraverso Google Moon
La bizzarra creatura catturata sulla luna

La bizzarra "creatura" catturata sulla luna

Un appassionato UFO, assiduo utilizzatore di Google Moon, esplorando le “Montagne Appenine” della regione lunare, landa che fu il sito di atterraggio della missione dell’Apollo 15, si è accorto della presenza di una specie di creatura gigante che vagava sulla superficie lunare nei pressi di “Hadley Rille”.

Le coordinate sono: 25°58°01.89″N 3°31°03.19″E.

La zona interessata nella quale è stata effettuata la misteriosa scoperta

La zona interessata nella quale è stata effettuata la misteriosa scoperta

L’appassionato UFO ha subito ricercato in rete altre persone per condividere l’esperienza con lo scopo di scoprire cosa poteva essere questa misteriosa presenza.

Molti appassionati di UFO ritengono che esista una base aliena da qualche parte sulla Luna, mentre alcuni ricercatori sono dell’idea che la Luna sia una struttura del tutto artificiale. Altri, che corrispondono alla maggior parte degli appassionati, ritengono che siano i resti di antiche gallerie sotterranee o semplici tubi di collegamento e non dei canali di lava antica come si è potuto scoprire nell’area “Rille Hadley”.

Ulteriore ingrandimento del sito a cui fa riferimento la foto precedente

Ulteriore ingrandimento del sito a cui fa riferimento la foto precedente

Questo oggetto rappresenta la fine di qualche struttura aliena nel sottosuolo?

È stato affermato che gli alieni hanno avvertito gli astronauti umani che visitano la Luna.

Sarebbe a causa di questa massiccia creatura, che svolge la funzione di cane da guardia alieno, che gli esseri umani non si avventurano nuovamente verso questa parte della Luna?

Oppure qualche altro lettore ha una spiegazione più convenzionale?

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Il monito extraterrestre all’uomo della luna,40 anni dopo il primo sbarco
luglio 21, 2009

In occasione del 40esimo anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla luna vogliamo proporre una serie di messaggi non ufficiali raccolti dal contattista Eugenio Siragusa riguardanti proprio l’avventura spaziale dell’uomo sul nostro satellite nel corso delle varie missioni Apollo e le interazioni con realtà aliene.

Per coloro che nutrono ancora dubbi sull’esistenza degli extraterrestri, sarebbe oltremodo produttivo consultare le dichiarazioni fatte in un simposio della NASA in cui hanno partecipato sia Neil Armstrong sia Edwin “Buzz” Aldrin, in qualità di ex astronauti dell’Apollo 11. Dopo che ebbero risentito le comunicazioni radio pervenute sul nostro pianeta attraverso un canale preferenziale, ma ugualmente captate da un radioamatore statunitense, Armstrong disse a chiare note che non poteva entrare nei dettagli su quanto successe in quello storico giorno del 21 Luglio 1969. Egli chiamò gli enormi dischi volanti con il nome in codice di “babies”, e confermò che le due navi extraterrestri erano enormemente superiori sia per dimensioni sia per tecnologia.

Egli ha detto esattamente: “Ragazzo, erano grandi e minaccianti!”.Armstrong aggiunse poi che la NASA, nonostante l’ammonimento, continuò con il suo programma per non creare panico sulla Terra.

L’interlocutore, un professore che non ha voluto rivelare il suo nome, gli fece altre domande piccanti.Armstrong confermò che la storia era vera e disse di nuovo che non poteva assolutamente rivelare altri particolari, poiché la CIA aveva già messo tutto nel più assoluto silenzio.Il dialogo, del resto, è anche qui su Nonsoloufo.Fatta questa precisazione, affrontiamo il discorso della conquista lunare dall’altra parte.Ci sono stati dei messaggi chiari ed evidenti, i quali sono finiti pure nelle mani dei dirigenti NASA dell’epoca e non solo, fatti recapitare dal contattista Eugenio Siragusa ai vari responsabili proprio nel periodo cruciale delle missioni lunari.

Egli, già il 20 Ottobre 1966, scrisse:

“Da 175.000 anni gli extraterrestri hanno le loro basi sul satellite della Terra, sulla Luna. Non è necessario sapere come, ma è vero, che qualcuno ha visto e visitato le meraviglie di una tecnica e di una scienza superiore ad ogni immaginazione fantascientifica umana. Ritengo che non sia facile, nemmeno per le menti più evolute della terrena scienza, immaginare le strutture su cui poggia la fantastica opera che solo una mente divina può edificare. Le opere più moderne e tecnicamente più progredite della scienza terrestre, sono, nei loro confronti, insignificanti espressioni di una mente preistorica. Se è vero che gli astronauti terrestri sarebbero destinati a visitare, dico visitare, il satellite del pianeta che abitano, credo fermamente che rimarrebbero incapaci di superare, psicologicamente, il trauma di quanto sarebbero costretti a costatare.

Se tale ambita meta sarà concessa agli uomini di questo mondo, e se potranno raccontare quello che i loro occhi potranno vedere, l’umanità dovrà ricredersi in tantissime cose: dovrà disimparare tantissime concezioni sino ad oggi operanti alla base della loro esistenza, dovrà riconoscere quella che realmente è stata e sarà. Dovrà, infine, imparare ad essere una microscopica parte operante di una infinita, grande famiglia abitante il Cosmo. Ma è ancora vero che l’umanità dovrà necessariamente conquistare una verità se vuole rientrare nel consesso di questa grande e pacifica famiglia cosmica: una verità che è stata illuminata, divulgata, ma purtroppo erroneamente interpretata e resa malamente operante.

Ancora la maggior parte degli uomini ignora la realtà che li sovrasta e crede a quello che ha toccato con le proprie mani e ha visto con i propri occhi. Ma sono certo che il giorno si approssima e gli eventi, che vi forniranno tangibile prova di quello che non avete voluto mai credere, sono pronti a mostrarsi con tutta la loro titanica potenza celeste. Sul satellite della Terra, vi è ancora la stessa forza che edificò gli eventi del grande passato: vi è la Milizia di Dio, pronta a manifestare il suo volere ed i suoi disegni. Non sono spiriti folletti o quant’altro si possa di simile credere: sono creature viventi, animate da un solo e grande amore, di una sola e grande giustizia, da una sola e grande pace, da un solo e grande fraterno bene universale.

Sono, nei confronti del Creatore, quello che gli uomini avrebbero dovuto essere e non sono: ‘I Figli della sua Fiamma’, l’espressione vivente della sua eterna saggezza, la potenza immortale della sua divina Intelligenza Cosmica. Sulla Luna, da 175.000 anni queste creature ci sono e ci rimarranno sino a quando gli uomini della Terra non si saranno per sempre risvegliati nei valori immortali della loro vera origine.
E. S.”

È un linguaggio semplice e chiaro, come chiara è la logica espressa, basata su solide basi spirituali verso le quali l’uomo del pianeta Terra non ha saputo rispondere alla stessa maniera.La storia sinora raccontata sulle missioni lunari, e non solo, non ha mostrato che una logica egoistica, materiale e molto spesso violenta. L’uomo terrestre non ha voluto intendere il messaggio, l’invito a migliorarsi e perciò, per l’ineluttabile legge di causa ed effetto, egli si è messo in una situazione completamente differente da quella in cui uno sviluppo corretto l’avrebbe condotto.

Ecco perché egli è giunto al punto d’essere capace di distruggere il proprio mondo e non solo.

Per capire meglio tale concetto, immaginate di abitare in un palazzo di 20 piani e al primo ci sono persone che accumulano man mano una certa quantità d’esplosivo. Quando la faccenda viene a conoscenza degli abitanti del condominio, come pensate che reagiranno di fronte a questa seria minaccia? Non pensate che sia la stessa cosa se allarghiamo l’ipotesi al nostro sistema solare e, addirittura, alla nostra galassia?Proprio per dare una risposta a questa situazione, la civiltà extraterrestre volle fare un forte appello agli uomini della Terra ed in particolare agli scienziati e ai piloti delle navicelle spaziali:

“Accettate con puro senso di religiosità le conquiste della vostra intelligenza ed abbiate scrupolosa e cosciente cura di metterle al servizio del bene e della prosperità di tutta l’umanità del vostro pianeta. Siate umili, e guardate con sincera devozione la luce dell’eterna verità che benignamente si rivela e vi tende le sue invisibili e generose braccia. Non innalzatevi come usano fare gli stolti, ma siate semplici e puri di cuore per essere maggiormente graditi alle cose più grandi di voi che, misteriosamente, vi spingono verso un destino migliore. Abbiate piena coscienza di quanto vi viene concesso per superare la miseria morale e spirituale in cui vi siete cacciati per aver poco creduto a Colui che è in voi e tramite vostro vive ed opera in questa vivente cellula del suo Macrocosmico Essere. Le vostre conquiste siano poste sul piano della verità che è in voi.

E mai esse abbiano a divenire strumenti negativi e fatali all’anelato desiderio della sospirata evoluzione verso il felice progresso e verso il superiore bene universale. Per camminare sicuri verso le celesti praterie del Creato occorre infiammare le proprie anime di fede pura e spogliare i propri spiriti d’ogni egoistico vestimento materiale. Negli spazi puri, a differenza di quanto un astronauta ha detto, è più facile entrare in contatto con Dio, essere con Dio e sentire la soavissima armonia della sua eterna giustizia, della sua celeste pace e del suo divino e penetrante amore. In queste conquiste il nostro fraterno aiuto non verrà meno, ma verrà meno, e sarete duramente contrastati, se ad esse non darete il loro spirituale e giusto valore, nonché se da esse scaturisse il funesto desiderio della conquista del potere con conseguente innesto del male.

Quali che siano i vostri pensieri su questo nostro messaggio che abbiamo affidato al nostro operatore per essere divulgato, giova comunque sapere che noi abbiamo solide basi sul vostro satellite Luna e possiamo, se ciò si rendesse necessario, procurarvi serie tribolazioni onde privarvi di ulteriori passi in queste imprese. Siate accorti e ravveduti ed il nostro aiuto non vi mancherà. Con fraterna benevolenza universale vi salutiamo.
E. Siragusa 16-07-1969″

Potete ben capire adesso come le autorità terrestri e gli scienziati siano sempre stati perfettamente a conoscenza delle loro intenzioni e della loro logica. Logica che avevano già avuto modo di toccare con mano con tutte le missioni spaziali antecedenti le missioni Apollo.Sembra inverosimile, ma la nostra azione verso la “conquista” della Luna non ha tenuto conto di queste conoscenze e dei relativi inviti. La storia dimostra ancora una volta che simili consigli sono stati dati nella maniera più disinteressata e con tutti i mezzi necessari.Dopo che avvenne il primo sbarco dell’uomo sulla Luna, la civiltà extraterrestre volle fornire ancora alcuni chiarimenti sulle caratteristiche del satellite, in un modo così chiaro ed inequivocabile che sembrò essere fantascientifico:

“Per la naturale funzionalità delle strutture biofisiche dell’uomo, è possibile rintracciare sotto la superficie lunare quegli elementi (ossigeno, acqua, pressione) i quali sono disponibili in quantità sufficiente per operare ivi una lunga permanenza e senza bisogno di fare uso di scafandri, scorte d’ossigeno e complicate tute spaziali. Ancora la scienza terrestre non è in grado di poter conoscere le particolari condizioni in cui si vengono a trovare i corpi celesti quando questi hanno perduto una considerevole massa del nucleo igneo-cosmico. È ancora vero che la scienza terrestre sconosce il radicale mutamento che si produce nell’anello magneto-sferico, quando questo subisce il progressivo assorbimento verso il centro di tutta la massa del corpo celeste.

L’assorbimento dell’anello magneto-sferico verso il centro, è dovuto alla perdita progressiva della massa del nucleo igneo-cosmico. Tale assorbimento, oltre a provocare la compenetrazione degli elementi atmosferici sul piano fisico, produce pure una modificazione sostanziale delle forze coesili della materia e una conseguente contrazione di tutta la massa verso il centro. Quelle perfette figure geometriche che sono visibili sulla superficie lunare e sulla Terra chiamate ‘crateri’, altro non sono che coni provocati da sprofondamenti causati dal deterioramento delle numerose caverne esistenti nel substrato della crosta lunare.

Spesso succede che la concentrazione della massa igneo-cosmica subisce delle fortissime oscillazioni dovute alle linee magnetiche di notevolissima intensità che si sviluppano fra l’emisfero visibile del vostro satellite e le vaste superfici degli Oceani che periodicamente offre il geoide del vostro pianeta. Tali oscillazioni producono movimenti sismici di vaste proporzioni, con conseguente uscita di gas in superficie e sprofondamenti. Sono questi gas a provocare alcuni crateri a forma cupolare e a produrre estese lingue di fuoco, alcune delle quali ben visibili dalla Terra. Le nostre basi spaziali installate da millenni sul vostro satellite, si trovano nell’emisfero visibile che sulla Terra chiamate ‘Mari’. In queste zone vi sono scarse possibilità di sprofondamenti per la particolare natura degli elementi che ne compongono la superficie e le strutture interne del substrato della crosta, particolarmente pressata dalle citate linee magnetiche.
E. Siragusa 25-07-1969″

È chiaro pure che, nonostante i consigli, le avvertenze e le informazioni che la civiltà extraterrestre ha trasmesso ai responsabili americani e russi, in particolare agli scienziati, la logica dei terrestri non è cambiata.
Sulla Luna furono programmati esperimenti pericolosissimi, come ad esempio quello di far esplodere una bomba nucleare. Verifichiamo i fatti.

Con l’Apollo 12 si programmò, tra le altre cose, di far cadere sulla superficie del nostro satellite il Modulo Lunare che si disintegrò nell’Oceano delle Tempeste. Produsse un terremoto artificiale che fu perfettamente registrato dai sismografi ivi lasciati. La Luna vibrò come un gong per circa 55 minuti, lasciando assai meravigliati gli scienziati terrestri. Da parte loro, gli extraterrestri non mancarono di dare spiegazioni all’insolito caso:

“Gli scienziati terrestri sono rimasti disorientati nel constatare che il terremoto provocato artificialmente sulla Luna si è ripercosso per ben 55 minuti. Un fenomeno di questo genere, infatti, non ha riscontro sulla Terra e la ragione è semplice. Allorquando sul vostro pianeta si verifica un terremoto, le vibrazioni del geoide vengono, tra l’altro, attutite dalla massa magneto-sferica che lo circonda. In altri termini, la fascia d’atmosfera che pressa tutto intorno al globo esercita un’azione frenante. La Luna, invece, non è circondata d’atmosfera e risulta, quindi, sospesa liberamente nel vuoto cosmico. Al verificarsi di un terremoto la sua massa vibra senza alcun freno esterno, fintantoché le oscillazioni non si esauriscono da sole.

Il terremoto provocato dagli astronauti dell’Apollo 12 è stato di modesta entità. Però, un terremoto d’intensità maggiore potrebbe far vibrare la massa selenica in misura tale da causare addirittura uno spostamento dell’orbita lunare, con conseguenze assolutamente incalcolabili.Recentemente, tramite un nostro operatore vivente sulla Terra, vi abbiamo esortato dal non condurre esperimenti che potrebbero provocare disfunzioni sulle strutture energetiche della Luna. Oggi ritorniamo per diffidarvi nuovamente dal proseguire su questa via e per proporre alla vostra intelligenza una concreta testimonianza che ancora vi appare velata da mistero, ma che racchiude in sé memori immagini di un tragico evento carico di possibili significative analogie.

In un passato oramai remoto, orbitava attorno al vostro pianeta una seconda luna. Questa, a causa di un violentissimo urto con un meteorite, spostò la sua orbita tanto da avvicinarsi sensibilmente al vostro globo. Attratto così progressivamente dalla Terra, il planetoide finì col precipitare su questa, provocando la distruzione di Atlantide e un vasto mutamento della configurazione dei continenti. Quando accadde allora, potrebbe ancora ripetersi!Siate, dunque, saggi e ben consigliati affinché non si rinnovino simili cataclismi.
E. Siragusa 25 Novembre 1969″

Quest’altro ammonimento arrivò di nuovo agli scienziati della NASA e per conoscenza a tutta la stampa mondiale. Gli effetti non furono quelli sperati.

Ecco allora che la civiltà extraterrestre dette un monito definitivo e assai chiaro:

Attenti a quello che vi prefiggete di attuare nel prossimo vostro viaggio sul satellite della Terra, sulla Luna. Vi raccomandiamo di tener presente, e responsabilmente, quanto vi abbiamo a suo tempo comunicato, se non volete incorrere in seri guai. Tenete presente, altresì, che le particolari condizioni cosmofisiche del vostro satellite non si prestano a quegli esperimenti che vi siete prefissi di edificare. Un intervento coercitivo di forze energetiche, provocate da esplosioni sulla superficie o nel sottosuolo lunare, potrebbe sprigionare un disquilibrio tale da proporre al corpo celeste un divario sostanziale del suo normale esito di repulsione rispetto al vostro pianeta.

La vostra disgrazia diverrebbe irreparabile se il satellite dovesse raggiungere il punto ipercritico della sua attuale orbita. La vostra storia non conosce nulla di un remoto passato, assai doloroso per gli abitanti di allora. Ricordate la caduta sulla Terra di una delle sue lune provocando immani disastri e lo spostamento dell’asse terrestre di 45° ad oriente? Questo vostro satellite potrebbe segnare la fine del vostro pianeta se vi trastullerete a sconvolgere il suo cosmologico equilibrio.

STATE MOLTO ATTENTI A QUELLO CHE FATE!

Potremmo anche non intervenire e permettere la vostra completa distruzione togliendo, così, dalla nostra Galassia la forza negativa che la vostra specie edifica, a danno della grande famiglia universale. Ma poiché il nostro amore è Luce di Dio, i nostri mezzi sono già in allarme e pronti ad attuare, qualora si rendesse necessario, gli interventi di impedimento o di annullamento della vostra missione nello spazio.

State attenti, signori scienziati della Terra!”

Il seguito dell’azione è stato già, in gran parte, scritto con riferimento all’Apollo 13.
Gli scienziati terrestri non poterono, né potranno mai affermare che non sapevano nulla di tutto ciò. Sta di fatto che gli esperimenti di sismologia attiva sono continuati con l’Apollo 14, 15, 16 e 17. Con l’Apollo 14 furono eseguiti esperimenti con l’esplosione di 13 cartucce, delle 21 previste, fatte detonare sulla superficie e con il lancio dell’S-4B e del LEM contro la Luna.Un esperimento con un lanciagranate telecomandato da Terra, fu abbandonato per timore di danni all’ALSEP (Apollo Lunar Surface Experiment Package), una serie di strumenti scientifici molto complicati e sensibili.

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Il bombardamento NASA della luna può generare un conflitto con civiltà extraterrestri
luglio 4, 2009

Ricostruzione NASA:la sonda spaziale LCROSS mentre si appresta a colpire la zona in prossimità del cratere Shackleton

Ricostruzione NASA:la sonda spaziale LCROSS mentre si appresta a colpire la zona in prossimità del cratere Shackleton

Il progetto della Nasa, è stato ribattezzato “LCROSS Mission” (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite),ufficialmente per trovare depositi di ghiaccio sul “nostro” satellite,ma ufficiosamente sembra studiato per imporre la sovranità degli Stati Uniti sul satellite terrestre nei confronti di una o più civiltà extraterrestri

Il bombardamento della luna previsto per il 9 ottobre 2009 è parte di un programma NASA,conosciuto anche con il nome di “LCROSS Mission” ,che ha come obiettivo la ricerca di depositi di ghiaccio nel sottosuolo lunare per permettere in futuro una colonizzazione umana con la costruzione di basi terrestri sul satellite della terra.Questa bomba sprigionerà un energia cinetica pari a 2 tonnellate sollevando una colonna di materiale fino a 5 miglia.

Questo atto sarebbe contrario alla legge spaziale dell’ONU che proibisce la modifica ambientale dei corpi celesti. Il bombardamento della luna da parte della NASA, (Missione LCROSS), potrebbe anche innescare un conflitto con le civilizzazioni extraterrestri presenti sulla luna;proprio a questo proposito vi sono dichiarazioni e testimonianze importanti da parte di Aldrin e Neil Armstrong  ex astronauti americani e prove fotografiche del NSA (agenzia di sicurezza nazionale) relative all’esistenza di basi extraterrestri sul lato oscuro della luna.

Sembra che in realtà la missione “segreta” della NASA miri a colpire la civilizzazione extraterrestre e le loro basi presenti sulla luna;in questo caso la NASA e quindi il governo degli Stati Uniti sarebbero colpevoli di compiere una guerra di aggressione, considerata il più serio dei crimini di guerra come stipulato nella lettera dell’ONU e nelle convenzioni di Ginevra, a cui anche gli Stati Uniti sono soggetti.

Il trattato originario dell’ONU relativo allo spazio cosmico,prevede che “la luna ed altri corpi celesti siano usati da tutti gli stati contraenti al Trattato esclusivamente per gli scopi pacifici. L’istituzione di basi militari, installazioni e fortificazioni, l’uso di qualunque tipo di armi ed eventuali manovre militari sui corpi celesti sono vietate.„

Nello specifico l’articolo 7 del trattato delle Nazioni Unite riguardante lo spazio cosmico prevede:

1 – Nell’esplorazione e nell’uso della Luna, le nazioni partecipanti appronteranno le misure necessarie per impedire la rottura dell’equilibrio attuale del relativo ambiente, sia per introdurre cambiamenti avversi per quell’ambiente, mediante la relativa contaminazione nociva con l’introduzione di materiale extra-ambientale o qualcos’altro. Le nazioni partecipanti, inoltre, appronteranno le necessarie misure per evitare dannosi effetti all’ambiente della terra mediante l’introduzione di materiale extraterrestre o qualcos’altro.

2 – Le nazioni partecipanti informeranno il Segretario Generale delle Nazioni Unite sulle misure che verranno adottate da queste, in accordo con il paragrafo 1 del presente trattato ed anche altro, per estendere la massima fattibilità, e lo informeranno in anticipo di tutte le dislocazioni dei loro materiali radioattivi sulla Luna e degli scopi di tali dislocazioni.

3 – Le nazioni partecipanti segnaleranno alle altre nazioni e al Segretario Generale, le aree della Luna che hanno speciali interessi scientifici affinché, senza pregiudizi per i diritti delle altre nazioni partecipanti, può essere data l’indicazione di tale zona come riserva scientifica internazionale, per cui disposizioni protettive speciali devono essere accordate nella consultazione con le persone competenti delle Nazioni Unite.

Il bombardamento NASA -LCROSS-,un attacco e un tentativo cammuffato di imporre la sovranità degli Stati Uniti sulla luna ?

Ciò che è descritto come un esperimento scientifico puo’ invece rappresentare un tentativo di imporre una sovranità,tramite occupazione e attraverso mezzi belligeranti.

Tutto questo non deve avvenire,gli USA stanno violando il trattato di Ginevra per i propri scopi e probabilmente scateneranno una reazione planetaria contraria oltre che sbilanciare paurosamente un equilibrio sottile tra l’uomo e la civiltà extraterrestre presente sulla luna che potrebbe sfociare in un conflitto cosmico.

L’uomo vuole portare oltre la terra la propria prepotenza ed il proprio orgoglio,oltre che l’ egoismo.

Il bombardamento del LCROSS deve essere fermato prima che avvenga.Scrivete a Peter Worden direttore del centro Ames della NASA affinchè blocchi questa missione scellerata.

Nasa, Luna bombardata: “Razzo per trovare l’acqua”

luna_nasaNon è un film di fantascienza, è tutto vero. La luna è stata bombardata. La Nasa ha fatto sapere che l’esperimento è  riuscito.

Una sonda ha lanciato un “proiettile” contro un cratere lunare alla ricerca di eventuali riserve d’acqua. Ora bisognerà studiare i risultati analizzando la nuvola di detriti che si è alzata dopo l’esplosione dentro la quale gli scienziati contano di trovare resti di ghiaccio e vapore.

Ovvio ipotizzare – ma è doveroso tenere i piedi per terra -  che all’orizzonte c’è ipotesi di una colonia umana fuori dall’atmosfera terrestre.

La sonda A segno anche la seconda fase dell’esperimento con la sonda “pastore”, che alle 7,37 (ora della Florida) è precipitata a un paio di chilometri dal punto di impatto del razzo.

Il polo sud della Luna ha adesso un nuovo cratere e un pennacchio di polvere lunare che si alza di una decina di chilometri dalla superficie. La sonda ha avuto pochi minuti per misurare e registrare il contenuto del pennacchio di polvere prima dell’impatto. I dati sono stati inviati sulla Terra e verranno analizzati per verificare la presenza di acqua o ghiaccio.

La sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), partita a giugno dalla base di Cape Canaveral, in Florida, ha lanciato il missile-bomba, un Centaur.

La spettacolare missione potrebbe confermare i risultati della sonda indiana Chandrayaan-1, che ha scoperto tracce d’acqua sulla superficie lunare, aprendo scenari di esplorazione alla “Star Trek”, il telefilm cult di fantascienza: la presenza di acqua è, infatti, considerata l’elemento essenziale per un eventuale ritorno dell’uomo sulla Luna, e stavolta per rimanerci, in una base spaziale stabile.

Nel programma della Nasa, in attesa dell’approvazione della Casa Bianca, questa ipotesi è fissata per il 2020.

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Gli UFO visti dagli astronauti

Gli UFO visti dagli astronauti

Sembra passato in sordina un servizio trasmesso dal TG1 alle ore 8,30 nella rubrica "1 minuto di storia" qualche giorno fa. Sorprendentemente questa rubrica, che tratta generalmente di storia nel vero senso della parola soffermandosi soprattutto sull'era Fascista, ha dedicato un servizio ad un tema "scottante" come gli UFO trattando l'argomento come se fosse una cosa di tutti i giorni, come è appunto la storia trascorsa.

Il servizio è iniziato normalmente con il primo uomo nello spazio ma poi ha proseguito con interviste, foto e video ripresi dagli astronauti i quali hanno dimostrato e testimoniato di aver visto "dischi volanti" nello spazio!

Tutto ciò senza il "solito" commento scherzoso del giornalista che commentava il servizio.

Non so quanti di voi possono aver visto questo servizio ma vi esorto a scrivere alla Redazione per farci sapere cosa ne pensate.

A questo proposito e per vostra ulteriore conoscenza elenchiamo una serie di testimonianze di astronauti tratte da "I Misteri" n. 13.

24 maggio 1962.

Pilota: Scott Carpenter; capsula: Mercury «Aurora 7»; quote orbitali: km 1250/150.
Durante la sesta orbita avvista e fotografa diversi corpi sconosciuti, dei quali non sa indicare le dimensioni.

16 maggio 1963.

Pilota: L. Gordon Cooper; capsula: Mercury «Faith 7»; quote orbitali: km 270/160.
Durante la quindicesima orbita vede avvicinarsi «un oggetto verdastro luminescente, seguito da una coda rosso-arancione, in moto da Est verso Ovest». A Terra il radar della stazione di avvistamento di Muchea, che segue il volo di Cooper, inquadra anch'esso l'oggetto, stimandone la quota a circa 150 km.

8 aprile 1964.

Capsula senza ' equipaggio Gemini 1; quote orbitali: km 330/160.
Subito dopo l'equilibramento in orbita, la capsula viene avvicinata da quattro oggetti sconosciuti che, come rivelano i radar delle stazioni terrestri, la seguono per tutto il suo primo giro intorno al nostro pianeta. Quindi scattano via all'improvviso e scompaiono nello spazio. LA NASA in un primo momento spiegò trattarsi delle parti strutturali del secondo stadio del vettore (un missile Titan), separatesi dalla capsula stessa. Questa spiegazione venne tuttavia smentita quando si apprese che il piano di volo non prevedeva tale separazione, e che in effetti il secondo stadio del vettore e la capsula erano rimasti congiunti fin quando non si disintegrarono precipitando insieme nell'atmosfera. La NASA non emise altri comunicati.

4 giugno 1965.

Piloti: James McDivitt e Edward F. White; capsula: Gemini 4; quote orbitali: km 280/160
Sopra le Hawaii, McDivitt avvista un «singolare oggetto cilindrico, con delle sporgenze simili a braccai», e lo riprende con la cinepresa di bordo. Calcola la distanza a circa 15 chilometri, e parla di «dimensioni notevoli».
L'oggetto scompare alla vista quando il Sole va a battere direttamente sul vetro della capsula. In seguito, sulle coste cinesi, viene fotografata una luce chiara simile ad una grande stella, in movimento ad una quota superiore. Per il primo avvistamento, la NASA parlò del satellite Pegasus-B destinato allo studio delle micrometeoriti; ma, fatti i conti, si scopri che esso doveva trovarsi a oltre 1800 chilometri dalla Gemini, e di conseguenza risultare invisibile. Del secondo avvistamento non si disse nulla: tuttavia, cosa singolare, di quest'ultimo venne fatta conoscere la documentazione fotografica mentre, al contrario, le immagini relative al primo «caso» non furono rese note. Anche la Commissione Condon è stata costretta a siglare come «unknown» l'oggetto osservato da McDivitt. C'è da aggiungere, comunque, che al termine del volo l'agenzia United Press divulgò la seguente dichiarazione di un portavoce dell'ente nazionale americano: «Un accurato esame delle foto scattate da McDivitt dimostra che il veicolo avvistato non ha alcuna analogia con un satellite artificiale».

4 dicembre 1965..

Piloti: Frank Borman e James Lovell; capsula: Gemini 7; quote orbitali: km 330/160.
Durante la seconda orbita Borman segnala un oggetto luminoso davanti alla capsula, che non può essere il razzo vettore, in quanto anche quest'ultimo risulta visibile attraverso l'oblò. Più tardi vengono fotografate strane luminosità azzurrognole, munite di appendici vaporose, che passano sotto la Gemini. Per il primo avvistamento, la NASA parla di un ignoto frammento di vettore in orbita, forse i resti di un Titan ma il NORAD (l'ente cÌe segue le rotte di ogni satellite) dichiara:
«E' impossibile che resti di un Titan o di qualsiasi altro missile si possano trovare in quella posizione». Per il secondo avvistamento si parlò di fulmini globulari nell'alta atmosfera.

20 luglio 1966.

Piloti: Mike Collins e John Young; capsula: Gemini 1.0; quote orbitali: km 763/257.
Alle 7,20 del mattino la Radio Svizzera trasmette la seguente notizia:
«Mai astronauti sono stati tanto taciturni come Mike Collins e John Young. Li si è addirittura obbligati a parlare. Collins ha alla fine dichiarato che avevano visto un oggetto tanto grande e lucente da poter addirittura essere scambiato per un pianeta».

12 settembre 1966.

Piloti: Charles Conrad e Richard F. Gordon; capsula: Gemini 11; quote orbitali: km 370/185.
Sull'Atlantico meridionale Conrad fotografa «un globo di luce giallo arancione, molto brillante». Secondo il San. José Mercury News, al ritorno Gordon dichiara:
«Lo vedemmo dall'oblò di sinistra mentre ci superava. Sembrava proprio un mezzo spaziale (...) Scattammo in fretta qualche foto. era giallo-arancione, doveva essere metallico per avere simili riflessi».
La NASA parlò del satellite sovietico Proton ITI: ma i dati dell'orbita, ancora una volta, non coincidevano con quelli reali, ed inoltre i satelliti del tipo Proton hanno forma di un cilindro appiattito, mentre l'oggetto fotografato da Conrad appare simile ad una sfera leggermente schiacciata e circondata da un anello.

Dicembre 1968.

Piloti: Frank Borman, James Lovell e William Anders; capsula: Apollo 8; missione circumlunare.
Ecco ciò che accadde alla missione del comandante Borman, secondo quanto rivelato dal settimanale americano National Examiner e dallo scrittore svedese Gòsta Rehn nel suo libro Telefaten àr hàr! (Gòteborg-Malinò,1973), a quanto consta, mai smentiti. Durante la rotta verso il nostro satellite l'equipaggio dell'Apollo 8 nota un oggetto discoidale che assume una rotta parallela a quella della capsula. Gli strumenti di bordo cessano di funzionare. Un forte senso di stordimento ed acuti dolori alle orecchie vengono provati dagli astronauti, che però correggono la rotta dell'Apollo.
L'UFO si allontana velocemente e a bordo gli strumenti ricominciano a funzionare. I contatti a Terra, con Houston, interrotti a causa delle interferenze, sono ripresi. Ma l'avventura non è ancora finita. Entrati in orbita lunare, si presenta un altro UFO, enorme, che emana una luce purpurea:
all'apparizione seguono ondate di calore, ronzii insopportabili, e le apparecchiature si bloccano di nuovo.
Borman, Lovell e Anders sono colti da emicrania, difficoltà di respirazione, tremori alle mani, «vuoti di memoria». Il tutto dura una decina di minuti, mentre a Houston i tecnici Russel Hoicombe e Scott Harnister stabiliscono che l'Apollo si é allontanato dalla rotta stabilita che non potrà essere diretto nuovamente verso la Terra. I tre astronauti escono dalla. situazione critica per la loro presenza di spirito, facendo ricorso ai comandi manuali. La missione può essere così portata felicemente a termine.
Al loro ritorno la NASA fa riferimento ai disturbi dell'equipaggio dell'Apollo 8 (il primo ad aver affettuato un viaggio così lungo e ad aver circumnavigato il nostro satellite), ma le vere cause di essi secondo il National Examiner e Gosta Rehn, sono taciute per il timore di far sorgere il panico.

Novembre 1969.

Piloti: Charles Conrad, Richard Gordon e Alan Bean; capsula: Apollo 12; volo e discesa sulla Luna.
Durante il volo di trasferimento verso il nostro satellite, il 15 novembre alle ore 14,18 il comandante Conrad riferisce a Houston:
«Da ieri siamo accompagnati da un curioso oggetto che vediamo dagli oblò quando l'angolo di rotazione è di 35, gradi. Che cosa potrebbe essere?»
Nessuno dei membri dell'equipaggio fu in grado di riconoscere l'oggetto, che sembrava animato da un moto rotatorio. Il fatto venne confermato da dottor Glenn Seaborg, Premio Nobel e presidente della Commissione per l'energia Atomica, il quale ne parlò sulla rivista Valeurs Actuelle del dicembre 1969. Ma anche per questa missione lunare si dovettero registrare altri imprevisti. Lo studioso tedesco Adolf Scheneider, nel suo libro
Besucher aus dem All, afferma che gli astronauti incontrarono gli altri corpi spaziali sulla rotta dell'Apollo 12 e che così li descrissero a Houston:
«L'oggetto è luminosissimo, ha una rotazione al secondo... o una e mezzo... o, almeno, scintilla in quel lasso di tempo. L'altro si allontana a grande velocità». Cosi' prosegue poi Schneider:
«Quando gli astronauti arrivarono sulla Luna udirono, come i tecnici di Houston, rumori strani: specie di pigolii, fischi, parole incomprensibili. Ed un terzo bizarro avvenimento si ebbe durante il ritorno sulla Terra: l'equipaggio vide sull'India un oggetto rosso, brillante, che scomparve di . colpo. Ecco la comunicazione dell'Apollo 12:
"Adesso è al centro del globo terrestre, è davvero luminosissimo, sembra avere uno spessore considerevole, è accecante. Non possiamo immaginare che cosa sia... è grande almeno quanto Venere".
Sviluppati i film ripresi sulla Luna, si notò una specie di alone argenteo lucente che, in apparenza, seguiva Conrad.
«Un funzionario della CIA», afferma sempre Schneider, «dichiarò che l'organizz'azione era in possesso di numerose prove circa l'esistenza degli UFO ed il loro controllo da parte di esseri intelligenti».

Testimonianze dirette

Più volte gli astronauti (molti dei quali sono rimasti fortemente impressionati dall'incontro con gli UFO) hanno parlato in pubblico o rilasciato dichiarazioni sulle loro esperienze. Ne raccogliamo una serie delle più significative.

Maggiore Gordon Cooper
Uno degli astronauti della capsula Mercury, e ultimo americano a volare nell.o spazio da solo.
Il 15 maggio 1963 salì nello spazio nella Mercury per effettuare un viaggio di 22 orbite intorno al mondo. Durante l'orbita finale, avvisò la stazione di Muchea (vicino Perth in Australia) che stava vedendo un oggetto luminoso, grigiastro, di fronte a lui che si avvicinava velocemente alla sua capsula. L'UFO era solido e reale, tant'è che era stato rilevato anche dal radar della stazione di Muchea.
L'avvistamento di Cooper fu riportato dal circuito televisivo nazionale, che seguiva il volo passo passo; ma quando l'astronauta atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe stato permesso fare domande circa l'avvistamento.
Il Maggiore Cooper credeva fortemente negli UFO. Dieci anni prima, nel J951 aveva avvistato una formazione di oggetti volanti sconosciuti, mentre sorvolava la Germania Ovest a bordo di un F-86. Gli oggetti erano metallici, a forma di disco e volavano ad una considerevole altitudine.
Il maggiore Cooper rilasciò una testimonianza di fronte alle Nazioni Unite:
"Io credo che questi veicoli extra terrestri ed i loro equipaggi stiano visitando il nostro pianeta e provengano da altri pianeti... Molti miei colleghi astronauti sono riluttanti a parlare di UFO... Io ho avuto l'occasione nel 1951 di poterne osservare molti, in due giorni diversi; erano di dimensioni differenti, volavano in formazione da combattimento, da est verso l'ovest d'Europa".
E secondo un' intervista registrata fatta da J.L.Ferrando, il maggiore Cooper affermò:
"Per molti anni ho vissuto con un segreto, imposto a me come a tutti gli astronauti. Posso ora rivelare che ogni giorno negli Stati Uniti i nostri strumenti radar intercettano oggetti di forme e composizioni a noi sconosciute. E ci sono migliaia di rapporti di testimoni ed una gran quantità di documenti che lo provano, ma nessuno vuole renderli pubblici".
Perché? gli ha chiesto l'intervistatore.
"Perché le autorità hanno paura che la gente possa pensare agli UFO come a invasori ostili. Perciò la parola d'ordine è ancora: dobbiamo evitare il panico a tutti i costi".
. "Inoltre", ha aggiunto Cooper, "sono stato testimone di un fenomeno straordinario, qui sul pianeta Terra. E' accaduto qualche mese fa in Florida. Ho visto con i miei occhi una zona ben delineata di terreno che si stava consumando con delle fiamme, con quattro solchi sulla sinistra lasciati da un oggetto volante che era sceso nel centro del campo. I piloti avevano lasciato il veicolo (c'erano altre tracce che lo provavano). Sembrava avessero studiato la topografia del luogo, avevano raccolto campioni di terreno e poi, probabilmente, erano tornati da dove erano venuti, scomparendo ad una velocità incredibile... Casualmente ho poi scoperto che le autorità avevano fatto di tutto perché questo avvenimento non fosse portato a conoscenza della stampa e della televisione, per paura di una reazione di panico da parte del pubblico".

James Lovell e Frank Borman
Nel dicembre del 1965, gli astronauti della navicella Gemini Lovell e Borman videro degli UFO durante la loro seconda orbita di quel volo che durò 14 giorni. Borman raccontò che vide una navicella non identificata a poca distanza dalla capsula. La torre di controllo di Cape Kennedy gli disse che stava vedendo la parte finale della loro navicella. Borman confermò che quello che stava osservando era sicuramente qualcosa di completamente diverso dalla loro navicella.
Ecco il dialogo svoltosi fra Gemini 7 e la base:
Lovell: Un oggetto vola alto sopra di noi, ad ore 10.00!
Capcom: Qui è Houston. Ripeti ancora, 7 !
Lovell: Ho detto che c'è un oggetto che vola alto, ad ore 10.00!
Capcom: Gemini 7, è veramente un avvistamento?
Lovell: Si é vero. Siamo testimoni di numerosi avvistamenti in questo momento.
Capcom: ...potete stimare la distanza o la grandezza?
Loveli: Gli UFO sono sulla nostra traiettoria...

Neil Armstrong e Edwin "Buzz" Aldrin .

Secondo l'astronauta della NASA Neil Armstrong (il primo uomo a metter piede sulla Luna), gli alieni hanno una base sul nostro satellite e ci dicono, in termini piuttosto decisi, di stare alla larga dalla Luna. A quanto dicono i rapporti finora noti, sia Neil Armstrong che Edwi.n Aldrin videro degli UFO dopo il famoso atterraggio sulla Luna dall'Apollo 11 il 21 luglio 1969. Uno degli astronauti riferì di aver visto una "luce" sopra e dentro un cratere durante la ripresa televisiva, seguita da una richiesta di maggiori informazioni da parte del controllo missione. Ecco il dialogo che si sarebbe svolto fra Luna e Terra:

NASA: Che cosa c'è? Controllo missione chiama Apollo 11...
Apollo 11: Quei "cosi" sono enormi, mio Dio! Enormi! Oh, mio Dio, non ci credereste! Vi dico che stiamo vedendo altre ' navicelle qui fuori. Sono ferme sulbordo del cratere! Sono sulla luna e ci stanno osservando!
Un professore, ha voluto rimanere anonimo, ha inviato alle organizzazioni ufologiche il seguente resoconto di un dialogo da lui avuto con Neil Armstrong durante un simposio della NASA:
Professore: Che cosa accadde veramente fuori dell'Apollo 11?
Armstrong: Una cosa incredibile, anche se noi abbiamo sempre saputo di questa possibilità. Il fatto è che loro (gli Alieni) ci hanno intimato di allontanarci! .
Professore: Che cosa vuole dire "intimato di allontanarci"?
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, posso solamente dire che le loro astronavi sono di gran lunga superiori alle nostre sia per dimensioni che per tecnologia. Accipicchia se erano grandi!... e minacciose!
Professore: Ma la NASA ha ugualmente inviato sulla Luna altre missioni dopo l'Apollo 11... .
Armstrong: Naturalmente: la NASA le aveva già annunciate a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra.
Secondo l'ufologo americano Vladimir Azhazha, "Neil Armstrong disse al Controllo Missione che due enormi oggetti sconosciuti stavano osservando lui ed Aldrin dopo l'atterraggio sulla Luna. Ma questo messaggio non è mai stato ascoltato dal pubblico, perché la NASA lo ha censurato."
Aleksandr Kasantesev afferma che Buzz Aldrin fece un film a colori dell'UFO da dentro la navicella, e continuò a filmare loro, Armstrong e lui stesso anche quando furono fuori. Armstrong confermò che la storia era vera, ma rifiutò di dare ulteriori dettagli, poi ammise che la CIA voleva nascondere l'accaduto.

Donald Slayton
Astronauta del progetto Mercury, rivelò in un'intervista che aveva visto un UFO nel 1951:
"Stavo collaudando un caccia P-51 a Minneapolis quando scorsi quell'oggetto. Ero a circa 10.000 piedi di altezza in un pomeriggio di sole. Pensai che fosse un nibbio, poi mi resi conto che nessun nibbio vola a quell'altezza. Più mi avvicinavo, più l'oggetto mi appariva simile a un pallone gonfiato, grigio e di circa un metro di diametro. Ma non appena gli andai davanti la "cosa" non somigliò più a un pallone.
Sembrava un disco volante.
Allo stesso tempo realizzai che l'oggetto stava improvvisamente allontanandosi da me, ad una velocità di circa 450 chilometri l'ora. Lo inseguii per un breve tratto, ma d'improvviso l'oggetto virò a 45 gradi, accelerò e sparì".

Maggiore Robert White
Il 17 luglio 1962 White dichiarò di aver visto un. UFO durante un volo ad un'altezza di 80 chilometri su un X-15. Così disse alla base:
"Non ho idea di che cosa possa essere. E' di colore grigiastro ed è di circa 10-15 metri di lunghezza". Poi, secondo un articolo del Time Magazine, il maggiore White esclamò alla radio: "Ci sono cose quassù! E' indubbio!" .

Il pilota della NASA Joseph A.Walker
L'11 maggio 1962 Walker dichiarò di aver avuto disposizione di intercettare gli UFO eventualmente avvistati durante i voli sul suo X-15. Aveva già filmato 5 o 6 UFO durante un volo nell'aprile del 1962 ad un'altezza di 80 chilometri. Era la seconda volta che filmava degli ÙFO in volo.
Durante una conferenza al Secondo Meeting Nazionale sugli usi pacifici delle ricerche spaziali dichiarò:
"Non sono autorizzato a dire nulla. Tutto quello che so é ciò che compare sul film che è stato sviluppato dopo il volo". Nessuno di questi film fino ad oggi è mai stato fatto visionare al pubblico.

Comandante Eugene Cernan
Cernan è stato il comandante dell'Apollo 17. In un articolo del Los Angeles Times del 1973 affermò quanto segue:
"Molte volte mi sono state poste domande circa gli UFO. Ho già detto pubblicamente che sono qualche altra cosa rispetto a noi, qualcosa che viene da un'altra civiltà".

Scott Carpenter
"In qualsiasi momento, quando gli astronauti sono nello spazio da soli, c'è una costante sorveglianza da parte degli UFO".

Maurice Chatelain della NASA
Nel 1979 Maurice Chatelain, responsabilè del Sistema di Comunicazioni della NASA confermò che Armstrong aveva veramente detto di aver visto degli UFO sul bordo di quel cratere lunare. Chatelain pensa che gli UFO possano provenire dal nostro stesso sistema solare, in particolare da Titano. Ecco alcune sue dichiarazioni:
"Gli incontri ravvicinati sono eventi ben conosciuti alla NASA, ma nessun ne ha mai parlato fin ad ora". Tutti i voli Apollo e Gemini sono stati seguiti a distanza, a volte anche abbastanza ravvicinata, da veicoli spaziali di natura extraterrestre: da dischi volanti o da UFO, se li volete chiamare con quel nome. Ogni volta che ciò si è verificato, gli astronauti hanno informato la torre di controllo che ha sempre ordinato il più assoluto silenzio". "Credo che Walter Schirra a bordo del Mercury 8 sia stato il primo degli astronauti ad usare il nome in codice 'Santa Klaus' per indicare la presenza di dischi volanti nei pressi della capsula spaziale. Per esempio James Lovell, a bordo dell'Apollo 8, disse improvvisamente 'Vi informo che c'è Santa Klaus'.
Anche se ciò accadde il giorno di Natale del 1968, molta gente ebbe la sensazione che c'era dell'altro dietro le sue parole".

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luglio 19, 2010

Gli Ufo e la Luna, uno straordinario viaggio che indaga sulla possibilità di vita intelligente sulla superficie lunare. Il regista Jose Escamilla ed i suoi collaboratori espongono, attraverso interessanti esposizioni e dettagliate elaborazioni fotografiche, la teoria delle ‘strutture aliene’ presenti sul nostro satellite, costruzioni controverse studiate da ricercatori indipendenti di tutto il mondo.

GUARDA I VIDEO

Fonte:youtube (canale: moksha75ar – DuffyMM)
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