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Metallica: fonte wikipedia

Metallica

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I Metallica a Londra nel 2008. Da sinistra: Kirk Hammett, Lars Ulrich, James Hetfield e Robert Trujillo.
I Metallica a Londra nel 2008. Da sinistra: Kirk Hammett, Lars Ulrich, James Hetfield e Robert Trujillo.
Paese d'origine Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Genere Thrash metal[1]
Speed metal[1]
Heavy metal[1]
Hard rock[1]
Periodo di attività 1981 – in attività
Strumento {{{strumento}}}
Etichetta Megaforce
Elektra
Warner Bros.
Music for Nations
Vertigo
Universal
Phonogram
Mercury
Sony
Band attuale {{{band attuale}}}
Band {{{band precedenti}}}
Album pubblicati 14
Studio 9
Live 2
Colonne sonore {{{numero colonne sonore}}}
Raccolte 3
Opere audiovisive pubblicate 11
Gruppi e artisti correlati {{{correlati}}}
Sito web

I Metallica (IPA: /mɛˈtælɨkə/) sono un gruppo speed/thrash metal statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1981. I loro primi lavori, grazie alla velocità dei pezzi, tecnicismi strumentali ed aggressività, li hanno portati ad entrare nei "big four" del thrash metal, accanto a Slayer, Megadeth ed Anthrax.[2][3]

La band si è guadagnata in poco tempo un crescente seguito di fan[4] e, con l'uscita di Master of Puppets nel 1986, ha raggiunto secondo molti l'apice della carriera.[5] Il successo commerciale è poi arrivato nel 1991 con l'album Metallica, che ha esordito al numero uno della classifica Billboard 200. Con questo lavoro la band ampliò molto la sua direzione musicale, rivolgendosi non più ai soli fan del thrash e, grazie a sonorità più semplici ed orecchiabili, divennero una delle maggiori realtà musicali del periodo.[6][7][8]

Nel 2000 hanno presentato una causa contro Napster per la condivisione gratuita di materiale protetto da copyright prodotto dalla band senza il loro consenso.[9]

In carriera il gruppo ha vinto nove Grammy Awards e ha avuto cinque album consecutivi che hanno esordito al numero uno nella classifica Billboard 200. L'album Metallica, inoltre, ha venduto oltre 15 milioni di copie negli Stati Uniti, e più di 22 milioni di copie in tutto il mondo.[10]

Con più di 100 milioni di dischi venduti,[11] di cui 60 milioni[12] nei soli Stati Uniti,[13] la band è annoverata come una delle formazioni di maggior successo nella storia dell'heavy metal e del rock contemporaneo.

Indice

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[modifica] Biografia

[modifica] Gli inizi (1981-1983)

I Metallica nel 2003, durante un concerto.

Il gruppo venne fondato il 28 ottobre 1981 dal cantante e chitarrista James Hetfield e dal batterista Lars Ulrich. I due, conosciutisi poche settimane prima tramite un annuncio sulla rivista statunitense The Recycler,[14] in poche settimane reclutarono il bassista Ron McGovney e alcuni chitarristi transitori, tra cui Brad Parker e Jeff Warner. La loro prima sessione di prove fu sostenuta nel garage di Ulrich da quest'ultimo, insieme ad Hetfield, McGovney e Lloyd Grant.

Il nome di Metallica fu coniato nel 1982. Il batterista Lars Ulrich stava infatti aiutando Ron Quintana, un agente di spettacolo specializzato nel lancio di gruppi emergenti, a scegliere un nome per una rivista da lui fondata con gli intenti di promuovere gruppi metal e New Wave of British Heavy Metal. Quintana propose a Ulrich due nomi: "Metallica" e "Metal Mania"; Lars disse che Metal Mania era un nome che si addiceva meglio a un giornale e decise invece di utilizzare "Metallica" per denominare il suo nuovo gruppo,[15][16] scartando di fatto gli altri nomi: "Blitzer", "Grinder", "Red Vette" e "Hcirlu Sral" (lo stesso nome di Lars letto al contrario).[17]

Nei primi mesi del 1982 i Metallica registrarono la loro prima canzone, Hit the Lights, che fu pubblicata nella raccolta Metal Massacre e poi inserita nella futura lista tracce del loro primo disco.[15][18][19] Fu Lars Ulrich a convincere Brian Slagel, capo della Metal Blade Records, ad inserire il brano nella raccolta.[15][20] Gli assoli chitarristici della prima versione di Hit the Lights furono composti da Lloyd Grant, il quale non divenne però mai un componente stabile del gruppo.[21] Infatti, pochi mesi dopo questa pubblicazione, Ulrich ingaggiò come chitarrista definitivo dei Metallica Dave Mustaine, originario di La Mesa ed ex membro dei Panic.[22]

Nel luglio del 1982 dopo questo cambio di formazione i Metallica registrarono il demo No Life 'Til Leather, che iniziò a dare fama al gruppo.[23] Successivamente i Metallica si esibirono in una serie di concerti tra Los Angeles e San Francisco e un estratto di queste performance si trova nel nastro Live Metal Up Your Ass.[23] Intanto però, a causa di litigi con i membri del gruppo, McGovney se ne andò e la band,[24] in cerca di un sostituto, decise di assistere ad un'esibizione del bassista dei Trauma Cliff Burton. Lars e James lo videro durante la San Francisco Metal Night al famoso locale Whiskey A Go Go, e rimasti colipiti dalla sua abilità decisero di reclutarlo immediatamente.[23][25][26] Cliff accettò praticamente subito di unirsi ai Metallica, alla sola condizione che la band trasferisse la sua sede a San Francisco, poiché Burton non aveva molta stima di Los Angeles, definita troppo caotica dal musicista.[20][25] Accettata la proposta, Cliff diede immediatamente il suo apporto alla band, contribuendo con la sua tecnica musicale e con nuove idee a livello compositivo; il contributo di Burton fu, per molti, essenziale per il futuro successo internazionale dei Metallica.[25]

[modifica] Kill'Em All, Ride the Lightning (1983-1986)

Cliff Burton in concerto nel 1985.

Nel 1983, dopo alcuni concerti di piccola entità, i quattro si recarono a Rochester, New York, per cominciare le prime registrazioni con Jon Zazula e la Megaforce Records.[27] Subito dopo l'arrivo a New York Dave Mustaine venne sostituito dal chitarrista Kirk Hammett, ex membro degli Exodus.[14][23][28] Mustaine se ne andò dal gruppo e fondò successivamente i Megadeth.

Lo stesso anno fu completato il primo album dei Metallica, prodotto da Zazula. Inizialmente doveva intitolarsi "Metal Up Your Ass", ma per paura di problemi con la censura venne infine ribattezzato Kill 'Em All.[29][30] Il disco è a tutt'oggi ritenuto uno dei più importanti del genere thrash metal, grazie anche a canzoni storiche come Hit the Lights,[31] The Four Horsemen,[31] Jump in the Fire, Whiplash,[32] Seek & Destroy[32] e Metal Militia.[33] A dimostrazione del suo incredibile successo, l'album vendette in poco tempo 5 milioni di copie.[34][35][36][37]

Nel 1984 il quartetto pubblicò un nuovo album, Ride the Lightning, registrato agli Sweet Silence Studios di Copenaghen per la prima volta con Flemming Rasmussen alla produzione e sotto contratto con la Elektra Records. Rispetto a Kill 'Em All, questo secondo lavoro presentò una maggiore versatilità nei ritmi e una presenza più rilevante di sonorità melodiche ed introspettive (come nel caso del brano Fade to Black), oltre all'aggiunta di parti musicali capaci di mettere in maggiore rilievo la tecnica chitarristica di Kirk Hammett (come nel caso di Trapped Under Ice e della biblica Creeping Death). Anche i testi presentarono elementi più ricercati, ad esempio quello di For Whom The Bell Tolls, che prese spunto dal sermone di John Donne Per chi suona la campana citato poi nel romanzo omonimo di Ernest Hemingway.[38][39][40][41] Proprio queste caratteristiche musicali distinsero i Metallica dagli altri grandi gruppi thrash metal del momento, ovvero Megadeth, Anthrax e Slayer, e permisero a Ride the Lightning di vendere circa 8 milioni di copie, di cui oltre 5 nei soli Stati Uniti.[42]

[modifica] Master of Puppets, la morte di Cliff Burton (1986-1987)

File:Metallica, Damage Inc tour.jpg
Una foto scattata durante una tappa del "Damage, Inc. Tour", il tour relativo al disco Master of Puppets

Nel 1986 la band incise e pubblicò per la Elektra Records un nuovo album intitolato Master of Puppets, anch'esso prodotto da Flemming Rasmussen.

Il disco, di cui ebbero un certo successo radiofonico la title track e Welcome Home (Sanitarium), è da molti considerato il miglior lavoro dei Metallica mentre da altri addirittura il più importante prodotto del thrash metal e di tutto l'heavy metal in generale.[5][43][44][45] Master of Puppets arrivò a piazzarsi alla posizione numero 29 della classifica Billboard,[46] e vendette 12 milioni di copie.[47] Al successo del disco contribuì il tour promozionale che schierò la band in alcuni concerti al fianco di Ozzy Osbourne.[48]

È risaputo che, a partire da quegli anni, nella band crebbe notevolmente il fenomeno dell'abuso di alcol. Molti critici e fan dei Metallica li soprannominarono per questo Alcoholica.[49]

La stele in memoria di Cliff Burton posta nel luogo dell'incidente

Il 27 settembre 1986, durante un tour europeo della band, il bus dei Metallica slittò e si ribaltò lungo una strada ghiacciata a Ljungby, in Svezia. Nell'incidente Cliff Burton fu scaraventato fuori da un finestrino e venne mortalmente schiacciato dall'autobus.[50][51] Scioccanti furono le testimonianze degli altri membri del gruppo, sopravvissuti indenni all'incidente. Una delle più forti fu rilasciata da James Hetfield, che disse:

(EN)
« I saw the bus lying right on him [Cliff]. I saw his legs sticking out. I freaked. The bus driver, I recall, was trying to yank the blanket out from under him to use for other people. I just went, 'Don't fucking do that!' I already wanted to kill the guy. I don't know if he was drunk or if he hit some ice. All I knew was, he was driving and Cliff wasn't alive anymore. »
(IT)
« Vidi l'autobus sopra di lui [Cliff]. Vidi le sue gambe spuntare fuori. Crollai. L'autista, ricordo, stava tentando di dare uno strattone alla coperta posta sotto il suo corpo per usarla per le altre persone. Dissi soltanto 'Non farlo, cazzo!'. Volevo uccidere quell'uomo. Non so se fosse ubriaco o se passò sul ghiaccio. Tutto quello che sapevo fu che stava guidando e che Cliff non era più con noi. »

I Metallica si fermarono per qualche tempo, indecisi sul da farsi, e presero in seria considerazione il ritiro dalle scene.[53] Sostenuti dai familiari del defunto bassista, decisero comunque di riprendere a suonare e ad onorare la memoria di Burton con nuove tracce.[53]

Molti gruppi dedicarono canzoni a Cliff Burton, che è tutt'oggi ritenuto uno dei migliori bassisti della storia dell'heavy metal.[54] Tra i più famosi vi furono gli Anthrax e i Megadeth, che per commemorare la morte del giovane bassista composero rispettivamente le canzoni Among the Living dall'album omonimo e In My Darkest Hour da So Far, So Good... So What!.[55][56]

[modifica] ...And Justice for All (1987-1991)

I Metallica durante il tour Damaged Justice.

Furono così aperte le audizioni per trovare un nuovo bassista. La scelta cadde all'inizio su Les Claypool, amico d'infanzia di Hammett. Hetfield e compagni, però, pur notando le doti del musicista, rinunciarono ad assumerlo a causa del suo stile troppo vicino al funk (insieme all'ex Possessed Larry LaLonde, Claypool oggi milita nei Primus). Proseguite le audizioni, il 28 ottobre 1986 Jason Newsted, ex Flotsam and Jetsam, fu annunciato pubblicamente come nuovo bassista dei Metallica.[57]

Poco dopo l'arrivo di Newsted al basso, nei primi mesi del 1987, prese il via il tour Damaged Inc.. Nel luglio dello stesso anno ci fu anche la pubblicazione dell'EP Garage Days Re-Revisited, contenente cover di gruppi metal e hardcore punk come Misfits e Diamond Head.[58][59]

Nel 1988 il quartetto californiano registrò e pubblicò un nuovo album, ...And Justice for All. Inizialmente doveva essere prodotto da Mike Clink, reduce dall'ottima esperienza con i Guns N' Roses, ma la band lo licenziò poco dopo non riuscendo a trovare con lui un sound adeguato, e chiamò di nuovo Flemming Rasmussen. Il disco è considerato, a tutt'oggi, il lavoro più tecnico del gruppo. L'innesto di Jason Newsted non si fece però sentire nell'economia generale dell'album, perché, come sostennero Hetfield e Ulrich, il loro nuovo compagno di band non prese parte al mixaggio. ...And Justice for All venne comunque ritenuto un grande lavoro e vendette più di 14 milioni di copie,[60][61][62] grazie anche al tour Damaged Justice, ritenuto uno dei migliori della storia del gruppo.[63]

Da questo album venne estratto anche il primo vero singolo dei Metallica, ovvero One,[64] brano che trae ispirazione dal romanzo pacifista di Dalton Trumbo E Johnny prese il fucile, in cui si racconta l'allucinante condizione di un soldato della prima guerra mondiale rimasto muto, sordo, cieco e privo di braccia e gambe al seguito di un'esplosione. Della traccia fu girato nel 1989 il primo video del gruppo, contenente spezzoni dal film tratto dal romanzo, anch'esso diretto da Dalton Trumbo e anch'esso intitolato E Johnny prese il fucile. L'album contenne anche la traccia To Live Is To Die, celebre brano strumentale della band dedicato alla memoria di Cliff Burton, poiché è stato l'ultimo brano da lui composto.

Nel 1990 viene pubblicato il cofanetto The Good the Bad & the Live in edizione limitata, contenente materiale raro ma già pubblicato in precedenza, soprattutto cover.[65]

[modifica] Primi anni '90 (1991-1995)

Kirk Hammett.

Nel 1991 i Metallica pubblicarono un nuovo album, l'omonimo Metallica, prodotto dall'affermato produttore Bob Rock, noto anche per aver lavorato con i Mötley Crüe, i Bon Jovi e Cher.

Il disco esordì al primo posto della classifica Billboard e fu soprannominato dai fan Black Album per via della copertina quasi completamente nera, salvo che per il logo del gruppo visibile in controluce e per il serpente simbolo della bandiera di Gadsden (il soprannome Black Album intende inoltre richiamare White Album dei Beatles).

Il disco fu anche il maggiore successo commerciale del gruppo che, grazie ai famosi singoli Enter Sandman e Nothing Else Matters, raggiunse 38 milioni di copie vendute e vinse un Grammy Award come Best Metal Performance nel 1992.[66]

Al contrario del disco precedente, il Black Album presenta giri di basso piuttosto rafforzati, e perciò Jason Newsted fu visto di buon occhio dalla critica per aver dato un maggiore contributo alle sonorità dell'album. Metallica ricevette però anche alcune critiche, specialmente dai fan di vecchia data, che non accettarono l'abbandono seppur parziale delle sonorità thrash a favore di altre più semplici e orecchiabili.[7][67][68] Grazie a questo cambiamento, i Metallica divennero però una delle maggiori realtà musicali del periodo, partecipando così a importanti concerti tra cui il Freddie Mercury Tribute Concert del 1992, evento organizzato in memoria del vocalist dei Queen Freddie Mercury (di cui avevano già reinterpretato Stone Cold Crazy nel 1990), dove suonarono insieme ad altri artisti come Robert Plant dei Led Zeppelin, Elton John, David Bowie, Roger Daltrey degli Who, Zucchero, Liza Minnelli, Tony Iommi dei Black Sabbath e i Guns N' Roses.

Nel 1992 i Metallica intrapresero un tour negli USA con i Guns N' Roses, il GNR-Metallica Stadium Tour, tra luglio e ottobre dello stesso anno, con una data anche in Canada. Nella data di Montreal, durante l'interpretazione della canzone Fade to Black Hetfield si trovava su una torre di fuochi d'artificio proprio nel momento dell'esplosione.[69] Questo incidente gli causò ustioni di secondo e terzo grado al braccio sinistro e al volto, costringendolo a continuare il tour senza essere in grado di suonare la chitarra.[70] Hetfield continuò comunque a cantare con il supporto di John Marshall, chitarrista ritmico del gruppo Metal Church.

Un anno dopo avviarono il Nowhere Else To Roam Tour, di cui una tappa fu tenuta a Torino il 22 giugno dello stesso anno, allo Stadio delle Alpi. La città ospitava all'epoca il maggior fan club del gruppo in Italia. A novembre uscì il primo album live del quartetto di Los Angeles, denominato Live Shit: Binge & Purge, ben accolto dai fan nonostante l'elevato costo e capace di buone vendite.[70][71]

Nel 1994 la band proseguì con il tour, suonando anche al festival Woodstock '94.

Il 14 dicembre 1995 i Metallica registrarono il disco The Lemmy's a.k.a. Metallica - Happy Birthday, Uncle Rotter!, album composto in augurio ai 50 anni di Lemmy Kilmister. Il disco fu accompagnato, pochi mesi dopo, da un EP contenente quattro cover dei Motörhead.[72]

[modifica] Load, ReLoad, Garage Inc., S&M (1996-2000)

Nel 1996 fu pubblicato l'album Load, trainato dai singoli Until It Sleeps e Mama Said. In quel periodo avvenne il tanto discusso cambiamento di look dei Metallica, che abbandonarono il look metal degli esordi per quello più "pulito" con capelli corti e abbigliamento da strada, accompagnato da alcuni tatuaggi. Questo mutamento fu avvertito anche a livello musicale: infatti, per la prima volta, la band propose sonorità più simili all'hard rock.[73][74]

In origine Load fu pensato come doppio album, ma il produttore Bob Rock e la band scartarono l'idea, preferendo pubblicare l'anno seguente l'album ReLoad. Questo disco era stilisticamente vicino a Load e conteneva perlopiù rifacimenti di canzoni composte dai quattro per l'album precedente, tra le quali spicca la ormai famosa Fuel, in origine intitolata Fuel for Fire. Molti di questi brani ebbero un notevole successo radiofonico (Until It Sleeps, Mama Said, Hero of the Day, King Nothing, The Memory Remains, The Unforgiven II e Fuel).[75][76][77]

Nel 1998 il quartetto registrò il doppio album di cover Garage Inc.. Il primo cd del disco conteneva degli inediti, ispirati da band come Misfits, Thin Lizzy, Mercyful Fate, Black Sabbath e perfino da Bob Seger (la sua cover Turn the Page, di discreto successo radiofonico) e Nick Cave. Il secondo raccoglieva invece tutte le canzoni di Garage Days Re-Revisited, le cover più recenti e b-side risalenti al 1984. Dal disco fu estratto anche il singolo Whiskey in the Jar, cover dei Thin Lizzy, vincitore di un Grammy come Best Hard Rock Performance nel 2000.[78][79][80][81]

Il 7 marzo 1999 i quattro vennero inclusi nella "Walk Of Fame" di San Francisco, e l'allora sindaco Willie Brown proclamò nella città il "giorno ufficiale dei Metallica". Tra il 21 e il 22 aprile dello stesso anno, il gruppo registrò alcune performance con l'orchestra di San Francisco, allora condotta da Michael Kamen (che aveva già collaborato con Bob Rock in Nothing Else Matters).[80] Aiutato dal suo staff, Kamen compose versioni sinfoniche di brani dei Metallica a partire da Ride the Lightning del 1984 e, insieme al quartetto, scrisse anche i brani No Leaf Clover e Human. Il risultato di questo lavoro fu l'album S&M (1999).[82][83]

[modifica] Gli scontri con Napster (2000-2001)

Lars Ulrich

Nel 2000 il quartetto di Los Angeles scoprì che un demo della loro canzone I Disappear era stato distribuito gratuitamente su Internet, mediante Napster. La traccia in questione era incompleta e avrebbe dovuto essere pubblicata in seguito, insieme alla colonna sonora di Mission: Impossible II.[84]

Dopo aver trovato disponibili sulla rete anche altre loro canzoni, i Metallica avviarono un'azione legale contro Napster. Durante il processo chiesero ai giudici l'espulsione dal sito dei 335.000 utenti che avevano scaricato i loro brani.[85] Dai quattro furono intentate azioni legali anch

 
 
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